Va di moda farsi fotografare con l’agnello o la pecora.
Personaggi sorridenti e felici, a favore di telecamera, al morbido contatto con il lanuto mammifero. Mammifero che non diventerà costoletta o cosciotto al forno, ma continuerà a zampettare fino a che, si suppone, morirà di vecchiaia.
Sicuramente, data la nobiltà dei propositi, l’iniziativa avrà un grande seguito e ci sarà una gara di adozioni che renderà questo nostro Paese migliore.
Tuttavia, quando si tratta di adottare (ed esibire) si fanno delle discriminazioni che mal di addicono a una società come la nostra, dove i muri devono lasciare spazio ai ponti e alle porte spalancate, senza distinzioni.
Non capisco perché limitarsi all’agnello o alla pecora. Certo, loro sono morbidi e pelosi, ma se lo slancio è sincero perché non andare oltre? Se la Natura è madre affettuosa e tutto ciò che produce è bello e buono, perché non fare di più?
E allora forza, diamoci dentro!
Questo inutile blog fornisce un paio di suggerimenti.
Cosa c’è, ad esempio, di più naturale e biologico di una micotossina? Risposta: un’altra micotossina. E, infatti di micotossine ce ne sono talmente tante, tutte assolutamente organiche e biologiche, che non c’è il rischio di restare delusi.
Adotta una micotossina, dunque, e poi posta sui social.
E che dire di quelle simpatiche canaglie di stafilococchi, streptococchi, coli, leptospire, ma anche micoplasmi, protozoi e compagnia bella che, assolutamente, sono figli della Natura non meno del candido agnellino?
Bando alla batteriofobia!
Lasciamo che si moltiplichino senza controllo (dopotutto, chi siamo noi per controllare?) buoni e cattivi, perché, in fin dei conti, tutti sono naturali e quindi buoni.
Anche qui, per le adozioni non c’è problema di penuria: se ne possono adottare quanti se ne vuole e hanno il vantaggio di una certa velocità di moltiplicazione.
Dunque: adotta uno streptococco e posta subito le immagini sui social.
il problema è che è difficile mettere un biberon in bocca allo strepto per farsi fotografare, cribbio!
e poi la michela vittoria e la francesca mi hanno detto che di questi streptocosi a loro non glie ne frega niente, cribbio!