E se la “I” di Anafibj diventasse presto l’iniziale di Incrocio?
Seguite il ragionamento.
Sono tempi di cambiamento ed evoluzioni – anche nel mondo associativo e della selezione – con le separazioni delle Ana per razza dalle storiche considerate immutabili, ma che invece le storie recenti dimostrano non lo sono più.
E l’incrocio cosa c’entra in tutto ciò?
Primo punto: come si può vedere dalla aggiunta di lettere all’acronimo, se una volta l’acronimo Anafi era sinonimo di Frisona, oramai lettera dopo lettera, si sta andando verso una aggregazione di cluster di razze specializzate da latte (Frisona, Bruna e Jersey).
Secondo punto: il fine ultimo della selezione è dare risposte al settore del latte, ossia creare le condizioni perché l’allevatore, la trasformazione, la filiera insomma, trovino le bovine in grado di soddisfarle al meglio le esigenze di chi produce, trasforma e consuma.
Terzo punto: la consanguineità è un dato che pesa, e l’accelerazione data dalla genomica non ha fatto che avvicinare il momento in cui bisognerà pur prendere il toro per le corna, per usare una metafora bovina.
Tanto più che il problema è collegato direttamente a una necessità imprescindibile per gli allevamenti di domani, anzi, già di oggi: animali resilienti, che si ammalino poco e richiedano sempre meno farmaci per sostenerne la gestione.
E veniamo al quarto punto, collegato proprio al problema consanguineità: perché un’Associazione che si occupa di selezione di razze pure non dovrebbe anche cominciare a occuparsi del segmento degli incroci, ad oggi parcheggiato in una zona grigia, un limbo privo di dati e servizi?
Eppure non sono pochi coloro che scelgono questa via anche nella zootecnia da latte – spesso proprio per dare un taglio netto al problema consanguineità – e allora perché non offrire anche a loro una “casa” dove poter trovare assistenza tecnica e ricevere dati sui quali costruire percorsi di selezione efficaci anche in funzione degli incroci, oltre a quelli storici sulle razze pure?
Magari proprio a partire dalla razze rappresentate dalla lettere dell’acronimo che dovranno continuare a esistere ed essere selezionate non solo per mantenere la loro purezza, ma per utilizzare la loro interessante complementarietà genetica.
Certo sarebbe una svolta epocale, ma questa è una fase di cambiamenti e novità, dopotutto.
E poi quella “I” è già pronta: se davvero diventasse la “I” di Incrocio non ci sarebbe nemmeno bisogno di cambiare l’insegna…