Sono una novità recente: insilati ad alta densità, in grandi balloni fasciati, fatti con i compattatori.
I compattatori, macchine pensate e da tempo utilizzate soprattutto nel settore dei rifiuti urbani (ad esempio per la produzione di ecoballe per stoccare rifiuti in attesa di conferimento per lo smaltimento finale o, come più generalmente accade, di un “fortuito” incendio in discarica, ma questa è un’altra storia) si sono presentati sulla scena agricola come strumenti con molte carte da giocare.
Hanno effettivamente molti punti di forza e aggiungono sicuramente maggiore versatilità nella gestione aziendale degli insilati. Non necessariamente in alternativa, ma in affiancamento a sistemi esistenti.
I compattatori producono grosse balle fasciate con telo plastico, di 900-1100 kg di peso, assicurando elevatissime densità del materiale imballato (foraggio, pastone integrale, unifeed), densità che garantisce una conservabilità e caratteristiche finali, nel caso del foraggio insilato, paragonabili a quelli ottenibili in trincea.
Non solo. L’elevata pressatura della massa ne assicura una prolungata conservabilità anche quando la balla è aperta, cosa ad esempio interessante laddove il prodotto in blocchi è lasciato nella cucina del robot per l’unifeed.
Il compattatore permette di configurare situazioni interessanti e nuove non solo per gli insilati, ma proprio per l’unifeed. Si possono infatti immaginare situazioni, magari in aree di montagna dove per vari mesi gli animali sono al pascolo (e quindi non c’è convenienza all’acquisto di un carro unifeed), dove ci potrebbe essere un unico centro che produce l’unifeed per più aziende, lo fa compattare da un terzista e, una volta posto in questi macro-balloni e stabilizzato, l’unifeed in blocchi può essere portato in azienda quando serve.
Ma il compattatore può avere ruoli in azienda che vanno anche oltre la parte alimentare.
Per fare un esempio, può essere utilizzato per imballare il separato dei liquami, che così imballato può essere ceduto e avviato altrove (ad esempio dove serve materiale organico), sicuramente con una efficienza superiore rispetto allo sfuso.
Oppure, laddove si utilizzino segatura o trucioli per lettiera, la conservazione è certo più facile e sicura da contaminazioni se anziché sfuso il materiale è ben impacchettato e protetto in svariati balloni ad alta densità.
(Per guardare il compattatore al lavoro, vai qui o anche qui)