Appiombi o formaggio? O, per dirla più esplicita: conta più la bellezza o la funzionalità? Naturalmente la risposta è più o meno a metà strada: la bellezza quando è funzionale e la funzionalità quando si ammanta di bellezza.
Ma quando si parla di ring, dove il meglio della selezione sfila e viene premiata, la storia fin qui ha dimostrato che probabilmente c’è stato un occhio molto più di riguardo alla prima parte della questione, trascurando quell’altra.
Ossia, vacche magnifiche, quasi perfette nei loro tratti morfologici, ma emblematiche di una bellezza che poi, alla prova di stalla, non di rado fatica ad adattarsi e cede il passo ai problemi crescenti dell’allevamento che ben sappiamo: ridotta resistenza alle malattie, sensibilità agli stress, problemi metabolici e riproduttivi, riforma troppo precoce, redditività critica. Ecco perché penso sia importante e degno di nota come una novità destinata a fare scuola quel che è successo a Gonzaga nell’ambito di Bovimac appena trascorso.
Non ha vinto solo la bellezza che si vede, ma anche quella che si pesa, si conta, dura e fa al meglio quello per cui una bovina sta in stalla.
Che è latte, certamente, ma non basta più. È latte in certi casi, ma è formaggio in tanti altri casi, come ad esempio se si tratta di stalle da Parmigiano Reggiano o Grana Padano o altri formaggi. E ogni produzione specifica richiede un “modello” specifico.
E torniamo allora a Gonzaga, dove la Mostra e alla novità, con alcuni alcuni premi assegnati che vanno nel solco della nuova prospettiva del miglioramento genetico sempre più aperto e condiviso e in grado di coinvolgere tutti gli attori della filiera zootecnica ed agro-alimentare.
Per ogni categoria di animali è stato premiato l’animale con più alto valore genetico ICS-PR (Indice Caseificazione Sostenibilità PR), l’indice che il Consorzio del Parmigiano Reggiano e ANAFIBJ hanno messo a punto e che valorizza una genetica orientata a fare formaggio più che latte e a farlo con animali sostenibili.
Sono state premiate le quattro vacche in vita top per numero di forme prodotte in carriera, che quindi hanno avuto molte lattazioni (bovine longeve), con titoli alti e cellule basse a garanzia di una resa elevata del latte prodotto. Animali che fino ad ora hanno prodotto quasi 250 forme ciascuna.
Sempre seguendo questa linea sono stati premiati Cinque allevatori Master Breeder sulla scorta di un calcolo riferito complessivamente alla loro mandria, che aveva i seguenti pesi percentuali:
- 25% produzione: Kg Parmigiano Reggiano/gg/vita;
- 15% morfologia: media migliori punteggi x vacca viva;
- 40% cellule: media cellule anno;
- 5% longevità: n. lattazioni medio animali in stalla;
- 25% fertilità: vacche gravide a 120 gg.
Ora, tornando alla domanda di apertura, appiombi o formaggio?, è chiaro che la bellezza sarà sempre protagonista dei ring, e avrà il suo peso anche nelle stalle, ma cominciare a proporre nei ring e nelle mostre anche una via parallelela, che guardi molto alla sostanza e meno forma, ha grande importanza.
Che poi, ripensandoci, alla forma (ma di formaggio) si guarda, eccome!