Premessa: avete un iPhone? Allora potete anche non leggere, oppure pensate a farvi prestare uno smartphone con sistema operativo Android da qualche famigliare. Il perché lo capirete leggendo.
Procediamo, con quella che sembra una domanda in dialetto lombardo: LaStaBen? Sembra una domanda, ma in realtà – sia pure voluta nell’assonanza – si tratta di un acronimo che sta per: La Stalla per il Benessere della bovina da latte.
Stiamo parlando di un lavoro portato a termine dall’Università di Milano il cui obiettivo è quello di definire una serie di parametri e punteggi per arrivare a definire la situazione di benessere animale di una stalla per bovine da latte.
Come si è lavorato nella messa a punto del progetto?
Sono stati fatti rilievi in otto aziende lombarde in varie fasi dell’anno (stagione calda, fredda e intermedia) e, a partire dalle informazioni raccolte, opportunamente elaborate e mediate, si sono stilate una serie di definizioni di riferimento sulle strutture presenti per arrivare a definire un livello ottimale.
La raccolta delle informazioni è stata particolarmente accurata: misurazioni, caratteristiche delle componenti (cuccette, abbeveratoi), layout, analisi termica delle strutture, rilievo delle condizioni microclimatiche, verifica del comportamento delle bovine, misurazione degli atti respiratori al minuto, per citarne alcuni.
Questa massa di dati, analizzati ed elaborati, ha consentito di fornire una valutazione della struttura e della sua influenza sul benessere delle bovine.
Da questo lavoro è nata la App LaStaBen (è prevista anche la realizzazione di una piattaforma più ampia per computer), per ora solo per smartphone con sistema operativo Android (scaricabile gratuitamente da Google Play), che permette ad ognuno di valutare (la valutazione è ponderata rispetto all’effetto del singolo aspetto sul benessere animale) il livello di benessere animale e sostenibilità che garantisce la propria stalla, suddiviso in cinque aree:
– layout
– attrezzature
– microclima
– comportamento
– gestione.
Scaricata la App si dovranno inserire tutte le informazioni richieste riguardanti le diverse aree.
Si tratta di una grande quantità di informazioni, il cui scopo è quello di fornire un quadro estremamente preciso e completo delle caratteristiche della stalla.
Informazioni che riguardano misure e caratteristiche della struttura, delle cuccette, degli abbeveratoi, delle mangiatoie, dei sistemi di raffrescamento, ma anche informazioni sul comportamento delle bovine, come gli atti respiratori al minuto, il numero di bovine in piedi dopo due ore dalla mungitura, la percentuale di bovine a riposo a due ore dalla mungitura, o, ancora, per la parte gestionale, la condizione fisica delle bovine, gli animali con zoppie, o con escoriazioni, non tranquilli, imbrattati, la durata della mungitura del singolo gruppo e così via.
Queste sono solo alcune delle domande richieste, giusto per fare degli esempi. La griglia è estremamente ampia e completa per ciascuna delle aree.
Alla fine tutte le informazioni inserite sono elaborate e si arriva alla definizione di un punteggio per ciascuna delle aree considerate, con una valutazione finale.
Una valutazione utile per avere un quadro oggettivo della situazione, individuando le aree più critiche verso cui è più urgente indirizzare gli investimenti per il miglioramento.
Non ha – questo va sottolineato – valore a livello certificativo: non è nata infatti per sostituire quanto già c’è in materia di certificazioni e classificazioni sul benessere, ma per fornire uno strumento agevole per verificare la situazione nella propria stalla.
Allora: quanto sta bene, quanto la sta ben, la bovina nella stalla? Mano allo smartphone per capirlo.