Finger gate: il cancello a dita che dà una mano al lavoro. Che sarà mai?
Prima però una premessa: come sempre non si propongono verità assolute valide ovunque e per chiunque. L’ho detto spesso e lo ripeto di tanto in tanto: si tratta di spunti, considerazioni, idee viste sul campo, che per qualcuno sono una soluzione interessante e utile. Quindi potrebbero – dico potrebbero – essere utili, in tutto o in parte, anche altrove.
Poi ognuno pensi, faccia e dica come creda ascoltando tutti e poi ragionando in proprio, che è poi quello che faccio sempre anch’io.
Ma torniamo ai cancelli. Ci sono cancelli che in stalla consentono di risparmiare lavoro e migliorare la gestione molto più di quanto si pensi. Ad esempio questi finger gate, non molto frequenti da vedersi, ma non per questo meno utili in determinati frangenti.
In particolare dove c’è o ci sono robot di mungitura.
In questa come in altre stalle dove sono presenti delimitano un piccolo box destinato alle ritardatarie. Queste sono raccolte nella stalla, avviate in questo box, dal quale possono uscire solo passando dal robot di mungitura.
Così che l’operazione di recupero alla mungitura delle ritardatarie si possa fare in maniera più pratica ed efficiente.
Come sono fatti questi finger gate, o cancelli a dita? Semplici e pratici, sono un inno alla meccanica in tempi di elettronica applicata ovunque.
Dalla sbarra trasversale in alto penzolano le varie “dita” metalliche del cancello, che ruotano sulla barra medesima con movimento unidirezionale.
Facile entrare per la bovina, spingendo leggermente. Impossibile uscire, se non passando dal robot di mungitura.
Attenzione alla fotografia, per non essere tratti in inganno: per la maggior parte della giornata i finger gate sono bloccati. Sono infatti utilizzati sono un paio di volte al giorno, quando si va a raccogliere e spingere nel box le bovine che i robot segnalano in ritardo; nel frattempo c’è una barra trasversale che ne blocca l’accesso e che viene alzata al momento opportuno, per sbloccare le “dita” del cancello.

