Nessuna bevuta di troppo, nessuna inalazione di sostanze dubbie: chi dice che gli alieni sono già tra noi, si moltiplicano e sono nostri nemici ha ragione.
È proprio così.
Non sono arrivati con navi spaziali e raggi laser, ma molto più umilmente con navi mercantili, autocarri, casse di imballaggio. A volte c’è anche da considerare una certa dabbenaggine delle popolazioni indigene.
Quello che è certo è che, una volta arrivati, trovano pochi nemici e fanno i padroni di casa.
Sono insetti, rettili, pesci, molluschi ma anche piante: “alieni” arrivati da altri continenti he stanno devastando sempre più le produzioni agricole e gli ecosistemi dei nostri territori.
Nella classifica dei più pericolosi – spiega Coldiretti Lombardia – ci sono la cimice asiatica, la Popillia Japonica, il tarlo asiatico, la vespa velutina, il pesce siluro, la testuggine dalle orecchie rosse, lo scoiattolo grigio nordamericano, il gambero rosso della Louisiana, la minilepre, la diabrotica e la nutria.
L’ultima arrivata – continua Coldiretti Lombardia – è la cimice asiatica, nome scientifico Halyomorpha halys, un insetto originario di Cina, Giappone e Taiwan che in Lombardia è stato segnalato per la prima volta nel 2015 e anche quest’anno ha colpito i frutteti del Mantovano, coltivazioni in serra in provincia di Varese e diversi campi di soia fra Brescia e il Lodigiano, danneggiando fino al 40% dei raccolti.
Che siano nuovi arrivati o alieni ormai di casa, non cambia la musica: oltre ai danni ai raccolti c’è un problema di sicurezza, come nel caso delle nutrie, che compromettono seriamente la stabilità di argini e vie di campagna con la loro attività di scavo.