Dopo quattro cadute consecutive il Global Dairy Trade Price Index, nell’asta svoltasi ieri in Nuova Zelanda, ha fatto segnare una inversione di tendenza, sia pure con un segno “+” appena percettibile: + 0.4%.
Un segno positivo a cui non è certo estranea la diminuzione delle quantità offerte rispetto all’Asta precedente.
Il dato che spicca maggiormente però è il brusco calo della quotazione del burro, crollato dell’11,1%. Una caduta che ha appesantito l’indice, insieme con il dato negativo del Cheddar (-3,9%).
In rialzo latte intero e latte scremato in polvere.
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