Flessibilità, flessibilità… È diventata la parola magica che risolve ogni problema. Essere flessibili, non rigidi, per essere pronti ad assecondare cambi di direzione e richieste differenti che arrivassero dall’esterno.
Tutto vero, anche se molto spesso la richiesta di flessibilità è sulla bocca di chi ha posizioni molto rigide e usa la flessibilità per arrivare, semplicemente, ad avere di più pagando di meno.
Dopo questa digressione sul tema, niente toglie che di flessibilità si possa parlare in allevamento, perché ciò che è rigido non sempre è apprezzato, nemmeno dalle bovine. Ad esempio quando sono coricate in cuccetta.
La questione dei battifianchi è vecchia quanto quella della cuccetta, ma è certo che, laddove i battifianchi sono flessibili, la cuccetta diventa un po’ più gradevole per la bovina.
Ne sono convinti qui, dove è stata fatta la scelta di avere battifianco ed educatore flessibili. Il battifianco è di forma classica, ma grazie all’inserzione flessibile sul telaio permette al tubolare che lo costituisce di spostarsi gentilmente alla pressione esercitata dalla bovina che vuole un po’ più di spazio, riducendo la pressione che avrebbe se invece si trovasse contro un battifianco rigido.
Tutto questo senza rinunciare alla presenza di un battifianco strutturato in maniera tradizionale, che delimita propriamente lo spazio per la bovina.
Lo fa, però, in maniera comprensiva, tollerante, non rigida, appunto.
Ovviamente parlando di cuccette la formula perfetta non è stata ancora inventata e ognuno nella sua stalla trova vie di miglioramento, spesso efficaci. In tutto ciò la flessibilità ha il suo spazio e il suo peso.