Che in termini di comunicazione la Latteria Soresina sia da tempo avanti rispetto alla media nel settore è un dato abbastanza condiviso. Così come innegabile è la creazione di valore e contenuti su un brand sempre più noto al grande pubblico, che è poi il pubblico dei consumatori.
Quello che colpisce nello spot è il desiderio di comunicare al consumatore la qualità, il prodotto, il territorio, ma anche l’ambiente di allevamento come è realmente.
E cioè, una stalla, una stalla che, come nella stragrande maggioranza dei casi, anche se non è un pascolo a perdita d’occhio, è un ambiente razionale dove, combinando tecnologia, attrezzature, capacità è possibile fornire alle bovine presenti condizioni di benessere e qualità di vita.
E, infatti, lo spot focalizza l’attenzione di chi guarda su due elementi imprescindibili in ogni stalla come i rulli a spazzola e le docce; talmente scontati, per gli addetti ai lavori, da non essere praticamente nemmeno considerati come meritevoli di attenzione comunicativa.
Invece diventano il punto focale di un paradigma di benessere e attenzione agli animali che non è più il prato verde, il pascolo, gli uccellini, bensì la stalla reale, quella che si vede, quella che c’è.
C’è anche la parola verità che viene citata spesso, e anche questo è un passaggio importante: il rischio crescente è che si costruiscano accuse su tutto ciò che è allevamento su basi lontane dalla verità, esagerando e decontestualizzando.
Spesso rinfacciando all’allevamento la sua condizione di sistema negativo perché in esso manca quel pascolo illimitato che, non di rado, è stato comunicato come il solo unico modello di benessere animale possibile.
Concetto che il consumatore assorbe e dà per scontato, credendolo davvero l’unica via possibile per allevare in condizioni di benessere.
Il che così non è, ma hanno gioco facile quelli che, su questo aspetto, montano poi campagne di delegittimazione e accusa.
Lo spot della Latteria Soresina finalmente mostra una stalla reale e spiega che anche qui – direi soprattutto qui – si può fare qualità con animali “felici”.
Qualunque cosa questo voglia dire.