Immaginate di trovarvi su una strada isolata e restare a secco di benzina. Immaginate che non siete soli e, per singolare coincidenza, altre macchine come voi sono rimaste a secco.
Nessun distributore nel raggio di chilometri e chilometri. E piove a dirotto.
Infine immaginate che arrivi un tipo con una tanica di benzina e la offra al miglior prezzo. Chiaramente si scatenerà una certa bagarre e, in base alla necessità più o meno impellente dei vari automobilisti, il prezzo al litro della benzina contenuta in quella tanica salirà molto in alto.
Ora immaginate di essere rimasti senza benzina, e altri automobilisti come voi, nella solita stradina che però ora ha una serie di distributori qua e là, non troppo distanti da voi. Anzi, uno è proprio di fronte ed è aperto.
Arriva il solito tipo che offre la tanica di benzina al miglior offerente. E’ chiaro che dovrà faticare un bel po’ per riuscire a venderla, e, pur di non rischiare di tornarsene a casa con la tanica piena, dovrà adattarsi al minimo prezzo.
Bene, nessuno immaginerebbe di attribuire al prezzo della benzina di quella tanica il significato oggettivo di rappresentare il corretto prezzo della benzina.
Questo vale per il latte spot.
E’ quella tanica di latte offerta al momento, che risente enormemente della situazione contingente, momentanea,
Certo, ha un collegamento con il prezzo del latte che ci sarà, indica una tendenza (ed è la spia di una carenza sui mercati o di una abbondanza) ma non con una sovrapposizione automatica.
Cioè: non attacchiamogli aspettative su un target di prezzo del latte a portata di mano, raggiungibile.