La Fao ha pubblicato nei giorni scorsi il suo Indice dei prezzi alimentare e il Rapporto sulla produzione e sulla domanda di cereali.
I due rapporti forniscono indicazioni utili per avere una visione di prospettiva di produzioni e prezzi per le principali materie prime di uso alimentare e zootecnico, nonché sulla produzioni di carne e latte nel mondo e sul suo riflesso sui prezzi.
Ecco di seguito i punti principali (per i dettagli vai qui e qua)
Si prevede una contrazione del 2,2% nella produzione mondiale di grano, quasi neutralizzata dall’ampliamento dell’1,4% della produzione globale di mais – trainata dal Sud America e dall’Africa meridionale – e dall’aumento dello 0,7% della produzione mondiale di riso.
La produzione mondiale aggregata di cereali si prevede diminuirà dello 0,5%, attestandosi a 2. 594 milioni di tonnellate.
La Fao ha anche ridotto la sua previsione sull’utilizzo globale di cereali portandolo a 2.584 milioni di tonnellate.
Con una domanda che si prevede inferiore alla produzione, gli stock di cereali rimarranno in stallo attestandosi nel 2018, alla fine delle stagioni produttive, a 703 milioni di tonnellate, poco di più rispetto al record previsto per quest’anno.
La produzione mondiale di semi oleosi dovrebbe raggiungere un livello record nel 2016/17, dovuto principalmente a livelli eccezionali di resa della soia, consentendo ulteriori ricostituzioni degli stock globali.
Le proiezioni sugli inventari riflettono sostanziali cambiamenti in Cina – che sta abbassando le proprie scorte di cereali secondari – ma la previsione complessiva è di ampie forniture.
La Fao offre anche un’analisi dell’impatto che la liquidità può avere avuto sulla forte crescita dei prezzi delle materie prime e sulla contrazione degli ultimi 20 anni, trovando la prova che le condizioni globali del credito influenzano i prezzi di riferimento del mais, della soia e del frumento.
Secondo il rapporto la crescita della produzione di carne a livello mondiale dovrebbe rallentare per il terzo anno consecutivo, a causa principalmente del calo previsto in Cina, che dovrebbe incrementare le importazioni dagli Stati Uniti e dal Brasile.
La produzione di latte a livello globale dovrebbe crescere nel 2017 dell’1,4%, trainata da una rapida espansione in India.