Essendo in Usa e facendo il suo lavoro nel movimentare i bovini da carne non poteva che essere chiamato cowboy. E dato che è fatto di acciaio ed elettronica è un cowboy robot.
Di che si tratta?
Guarda il filmato cliccando qui e già avrai una più che soddisfacente spiegazione.
Giusto per completezza si tratta di un robot messo a punto da Cargill in Usa per gestire gli spostamenti dei gruppi di bovini dai recinti al locale di macellazione (leggi anche qui).
Quali le ragioni che hanno portato alla creazione di questo cowboy robotizzato?
Due: la sicurezza dei lavoratori e il benessere degli animali.
I primi sono al sicuro da ferite e traumi, dato che la gestione del robot è fatta in sicurezza e a distanza, come fosse una Playstation; per i secondi si riduce lo stress legato ai comportamenti non sempre pazienti degli operatori e ia loro movimenti improvvisi che potrebbero spaventare gli animali.
Il cowboy robot ha avuto anche l’approvazione di Temple Grandin, notissima studiosa di comportamento animale, che lo ha ritenuto una delle più importanti innovazioni nel campo della movimentazione e della gestione in benessere dei bovini allevati.
Il robot si muove su ruote, si sposta in ogni direzione, ha due sottili braccia laterali che si muovono mimando i gesti dell’addetto ed è dotato di altoparlanti con registrate voci con i classici incitamenti.
Non è dato sapere però se, come da tradizione western per ogni cowboy che si rispetti, a fine lavoro scenda nel saloon, appoggi i piedi – pardon, le ruote – sul tavolo e si scoli una pinta di olio lubrificante.