In questa azienda è stato adottato il sistema delle calate.
È un sistema per l’alimentazione delle bovine che prevede la distribuzione di un mangime appositamente formulato a intervalli regolari; le calate (una serie di tubi, le calate appunto, collegate ognuna a un dosatore volumetrico) ne rilasciano quantitativi definiti direttamente in mangiatoia.
In abbinamento fieno a volontà sempre a disposizione.
È un metodo che abbina economicità di impianto e di esercizio, versatilità, adattamento a differenti realtà, grande riduzione delle necessità di manodopera. Si semplifica molto anche la gestione della campagna e la necessità di attrezzature: chi lo adotta, in genere, produce solo fieno e abbandona gli insilati, silomais in primis.
Semplificazione che non esclude l’abbinamento con forme di automazione più sofisticate: è il caso di questa stalla dove un robot c’è, ed è quello per la mungitura, a dimostrazione che il sistema delle calate può convivere ottimamente con il robot di mungitura, garantendo una semplificazione gestionale decisamente interessante.
Il sistema delle calate di mangime, si diceva, porta un cambiamento che abbraccia tutta quanta la gestione, a partire dalla campagna.
Nel caso specifico di questa azienda, dopo decenni di silomais, si è cambiata radicalmente produzione. Il nuovo indirizzo prevede per il 50% dei terreni disponibili trasformati in prati stabili; il restante 50% è destinato a loietto e, per la parte irrigua, dopo loietto si semina una foraggera estiva.
L’obiettivo, infatti, è quello di massimizzare la produzione di fieno aziendale, perché proprio il fieno è la colonna portante del sistema e un’azienda deve mettersi in condizione di averne il più possibile.
Convertirsi alla produzione di fieno e abbandonare la coltivazione di tutto il resto, soprattutto del mais, porta a una serie di conseguenze dirette di non poco conto. Si abbattono i costi di produzione e le ore di lavoro necessarie, avendo così più tempo per la gestione degli animali, oltre a migliorare la qualità della vita propria con qualche ora in più di tempo libero.
Fare solo fieno riduce drasticamente anche le necessità del parco macchine cosa che si traduce in costi di ammortamento e di gestione nettamente inferiori da sostenere. Non servono più nemmeno le trincee e quelle esistenti sono state adattate a magazzini.
Certo, ci si lega all’azienda che fornisce il mangime, che entra in quantità importanti e deve essere di una formulazione particolare per non dare problemi ruminali. Lo stesso vale per la frequenza dei rilasci di mangime e delle quantità rilasciate ogni volta.
Resta tuttavia una soluzione interessante per certe situazioni. Non esiste mai il modello perfetto per tutte le aziende, ma il modello perfetto per una specifica azienda.