Il THI andrà in pensione? Intendendo il THI come parametro per far funzionare o tenere spenti i sistemi di raffrescamento della stalla, chiaramente.
Ragionando e discorrendo sul tema dello stress da caldo con un gruppo di esperti e di tecnici del settore, in preparazione ad un evento tecnico che avrà luogo prossimamente un passaggio particolarmente interessante è stato quello relativo al passo in avanti nella prevenzione dello stress da caldo nelle bovine da latte che le nuove tecnologie permettono.
Ecco allora che, se fino ad oggi lo standard classico per l’azionamento di pale, ventole, ventoloni, elicotteri e via ventilando, nonché la bagnatura delle bovine, è stato ed è il THI (magari con ritocchi all’ingiù dei limiti per stabilire quando lo stress da caldo ha inizio), ora c’è la possibilità di fare cose molto più perfezionate, legate direttamente alla situazione fisiologica delle bovine.
Perché la varietà dei soggetti porta a una grande diversità di comportamenti e una soglia media standard è utile, ma pur sempre una approssimazione.
Molto meglio un dato legato all’effettivo insorgere di una situazione di stress, come la frequenza respiratoria, da cui far dipendere funzionamento e intensità di azione del sistema di raffrescamento.
Con la possibilità, dettaglio non indifferente, di controllare in tempo reale se il sistema è efficace.
Non mancano sul mercato strumenti tecnologici sempre più precisi che sono in grado di dare soglie di allarme legate allo stress da caldo a cui le bovine stanno andando incontro, con il dato della frequenza respiratoria che fotografa alla perfezione un problema in arrivo.
L’ultima tessere del puzzle è fare comunicare direttamente questi strumenti con i sistemi di raffrescamento della stalla, riprendendo, però su un livello molto più fine, quello che il buon THI onestamente ha fatto fino ad ora.