Pensare che sia tutta una questione di dimensione è un equivoco in cui si cade spesso.
Si crede che con il suo crescere cresca in proporzione anche il risultato.
È così?
Certo, la dimensione è importante e c’è un minimo al di sotto del quale è meglio lasciar perdere.
Tuttavia non è tutto. Anzi, potrebbero esserci aziende di dimensioni minori (perché è della dimensione dell’azienda da latte che si parla) che tuttavia hanno risultati economici migliori di altre aziende più grandi.
Ma come? E le economie di scala? Non sono proprio loro il fondamento di quanti postulano il grande, sempre più grande, per fare reddito?
Chiaramente c’entrano, ma non sono tutto.
Lo dicono i migliori tecnici che da un certo tempo ormai mettono sotto la lente non solo i dati tecnici della stalle ma anche, e soprattutto, quelli economici e finanziari.
E, proprio da questi ultimi, si vede che il principio del crescere il più possibile non sempre è sinonimo di redditività.
Dati (economici e finanziari) alla mano, mostrano aziende più piccole, con una PLV inferiore, che tuttavia hanno una redditività superiore ad altre aziende dove i numeri sono ben superiori.
Questo, va ripetuto, non sconfessa la necessità di puntare alla massima dimensione, ma, semmai, di puntare alla massima dimensione che nella situazione specifica di ogni azienda è quella in grado di dare la massima redditività.
Ovviamente non è facile capire dove sia questo punto critico, ed è praticamente impossibile senza una conoscenza e un’analisi dei dati economici della stalla.
Che, va sottolineato, è cosa complessa, richiede tempo e competenze e credo siano in pochi in Italia coloro – tra chi fa la consulenza tecnica – in grado di svolgerla come si deve.