È la dura legge del gol / fai un gran bel gioco però / se non hai difesa gli altri segnano / e poi vincono, cantava Max Pezzali.
Concetti di alta letteratura che tuttavia possono essere traslati pari pari al settore delle produzioni animali e, all’interno di queste, al latte e a chi produce latte.
Partiamo dal bel gioco. Ovvio, ci sono quelli che andrebbero espulsi senza tante cerimonie, tipo fallo a piedi uniti da dietro, che hanno una gestione tecnica, e sanitaria al limite.
La grande crisi ha però sventolato il cartellino rosso davanti a queste realtà, spesso con situazioni dolorose, ma di fronte alla erosione dei margini la passerella su cui camminare si è fatta sempre più stretta e tanti sono scivolati giù.
Detto questo, è indubbio che la maggior parte delle stalle da latte pratichi un bel gioco, nel senso che produce un latte di valore, per quantità e qualità.
Il problema, dunque, non è il bel gioco.
Il bel gioco non basta.
Serve la difesa.
E da chi?
Semplice. Da quelli che sempre più tenacemente e rumorosamente mettono l’allevamento sul banco degli imputati.
E come si organizza una efficace difesa?
Certo non rintanandoci nell’area piccola, tutti ammassati, con il solo obiettivo di non prendere gol. E cioè: continuando a credere che basti imprecare per allontanare il problema.
E invece la migliore difesa è quella che aggredisce alta i portatori di palla avversari, blocca le linee di passaggio, salta più in alto e domina il gioco aereo.
In poche parole: affronta l’avversario senza timore sul suo stesso terreno, quello della comunicazione.
Bisogna comunicare con scienza ed efficacia cosa è oggi l’allevamento, ribaltando punto per punto le accuse che gli vengono mosse: maltrattamenti degli animali, spreco di acqua e risorse, inquinamento, abuso di chimica e farmaci, giusto per cominciare l’elenco delle lamentazioni.
Ovviamente bisogna emarginare coloro che con il loro comportamento giustificano le accuse. Ma per la stragrande maggioranza ci sono solide basi di ricerca e di esperienza per confutare queste accuse.
E bisogna innanzitutto essere convinti che per vendere latte sia importante comunicare bene come si fa a farlo, almeno quanto lo è avere le cellule basse o non avere aflatossine.
Se non lo si fa – come effettivamente non lo si è mai fatto – vuol dire fare un bel gioco, ma lasciare che siano gli altri a fare gol.
Se non hai la difesa gli altri segnano. Il problema è che poi, alla lunga, vincono.