Ricordate la questione di alcuni giorni fa, riguardo al sorgo e ai suoi ottimi voti in termini di sostenibilità ambientale ed economica? Ebbene, come notava più d’uno, sarà anche così, certo, ma se poi devi andare a integrare con mais la razione per l’amido che il sorgo non riesce ad apportare, siamo al punto di prima.
È proprio così?
No, non è così.
Nel senso che il sorgo può essere un sostituto completo del mais in razione. Non che sia obbligatorio questo cambio, si intende. Si deve essere laici e pragmatici nella faccenda.
Però ci sono situazioni nelle quali la coltivazione del sorgo è preferibile a quella del mais: il clima italiano, soprattutto la questione irrigazione e quella delle micotossine possono rendere in qualche modo obbligata la scelta, in tutto o in parte.
Detto ciò, torniamo alla questione di partenza, rifacendoci ancora alle evidenze riportate nel convegno sul sorgo di Bologna, e concentriamoci sulla granella.
Un primo dato: il sorgo è il cereale che più di tutti si avvicina al mais e che il mais può sostituire, in tutto o in parte in razione.
Può farlo, senza problemi se si presta attenzione al trattamento: se la molitura è molto, molto fine e, ancora di più, in caso di fioccatura, i risultati di degradabilità dell’amido sono gli stessi della granella di mais. Prove in proposito ce ne sono state e ce ne sono tutt’ora.
Ad esempio una prova addirittura già di una trentina di anni fa, nella quale si sono confrontate razioni (zona Parmigiano Reggiano) con mais e orzo rispetto a razioni con sorgo, riscontrando produzioni analoghe e un leggero incremento nel contenuto di grasso, nonché una migliore caseabilità del latte.
Più di recente, una prova di alcuni anni fa ha messo a confronto bovine che ricevevano 10 kg di mais fioccato in razione rispetto ad un altro gruppo con 10 kg di sorgo farina. Quelle che ricevevano mais fioccato producevano una quantità di latte leggermente superiore ma non in maniera significativa, il grasso nel latte era superiore in quelle che ricevevano la farina di sorgo. Tempi di ruminazione, pH del rumine erano paragonabili, mentre con il sorgo era superiore la presenza di acido acetico e butirrico nel rumine, cosa in linea con la maggiore quantità di grasso riscontrata nel latte.
Recentissima è infine un’altra sperimentazione in corso in una grande azienda, sempre per produzione a Parmigiano Reggiano, nella quale si sta confrontando una razione con 8 kg di farina di mais rispetto a una con 8 kg di farina di sorgo.
Insomma, il sorgo può giocare da titolare in certe circostanze, a patto di stare attenti al trattamento meccanico e/o termico. Questo fa davvero la differenza.