La stalla da latte e l’esperimento del finestrino rotto. C’è un collegamento? C’è, eccome, e ringrazio l’amico Richard Echeverri, veterinario che si occupa da tanto tempo di igiene nelle stalle, prevenzione delle mastiti, formazione del personale, per avermelo ricordato.
L’esperimento del finestrino rotto fu una prova di psicologia sociale che ebbe luogo nell’Università di Stanford (Usa). Vennero lasciate due auto abbandonate in strada: due auto nuove, identiche, stesso modello, uguale colore. Una però fu lasciata nel Bronx di New York, quindi in un’area povera e con forti tensioni sociali; l’altra a Paolo Alto, in una zona ricca e tranquilla della California.
I cervelloni autori della prova studiarono poi i fatti successivi.
Senza troppa sorpresa si vide che l’automobile abbandonata nel Bronx cominciò ad essere smantellata in poche ore. Tutto ciò che poteva essere rubato sparì, il resto venne vandalizzato e distrutto. L’altra automobile abbandonata a Palo Alto, invece, rimase intatta.
E fin qui non ci si sorprende molto.
Ma l’esperimento doveva riservare la parte più interessante.
I ricercatori decisero di rompere un vetro della vettura a Palo Alto, fino ad allora rimasta intatta. Ebbene, che successe? Il risultato fu esattamente lo stesso del Bronx, anche se si era in una zona ricca e tranquilla: furti, vandalismi, distruzione finale dell’auto.
Quale fu la discriminante che portò al drastico cambio di comportamento?
Esatto. Il finestrino rotto. Finché l’auto era intatta nessuno l’aveva toccata. Rotto il finestrino, anche dove le regole di convivenza erano tranquille e rispettose si erano riproposti gli stessi comportamenti di un’area degradata. Il finestrino rotto dell’auto abbandonata trasmetteva infatti un senso di deterioramento, di disinteresse, di noncuranza, portando così via via ad un crescendo di comportamenti sempre peggiori.
Esperimenti successivi dimostrarono poi la validità di questa teoria dal punto di vista criminologico, dimostrando che la criminalità è maggiore nelle aree dove incuria, disordine, sporcizia e degrado sono più alte.
Tutto questo, è la conclusione, ha ha che fare con la psicologia e i comportamenti umani, piuttosto che con la povertà.
A questo punto vi chiederete cosa c’entra tutto questo, anche se probabilmente lo avrete già intuito.
Nelle relazioni sociali i codici di comportamento sono identici, qualunque sia il contesto in cui avviene la convivenza. Anche in una stalla da latte.
Se l’ambiente è ordinato, pulito, curato; se l’atteggiamento verso gli animali è rispettoso, tutti i presenti, vecchie nuovi, tenderanno ad uniformarsi a questo paradigma, a crescere verso il meglio. Se invece ci sono smagliature, un po’ come il finestrino rotto dell’auto abbandonata, ossia trascuratezza, poca pulizia, disordine, protocolli approssimativi, inevitabilmente tutti tenderanno ad uniformarsi al peggio.
E’ praticamente matematico. La stalla da latte ha a che fare con l’esperimento del finestrino rotto come qualunque altro luogo di convivenza e lavoro.
Compito di ognuno è allora verificare se nella propria realtà non c’è sia qualche finestrino rotto da riparare.