Chiudete gli occhi e immaginate di riaprirli in un futuro imprecisato, non troppo vicino, ma nemmeno troppo lontano.
E in questo futuro ecco come sarà il progetto di stalla che vi verrà sottoposto, visto che vi siete decisi a fare la stalla nuova: aperta, con accesso al pascolo, sostenibile, tecnologica.
Questo è, quantomeno, quello che si immaginano tre architetti coreani (tali Lee Dongjin, Park Jinkyu, Lee Jeongwoo) finalisti nel 2011 di un concorso per progetti di grattacieli promosso ogni anno dalla rivista di architettura eVolo Magazines, da cui sono tratte queste immagini.
Ebbene, in questa edizione ha trovato posto anche una ipotetica stalla del futuro.
La tendenza che già si vede negli ambienti urbani è quella di uno sviluppo verticale del verde e delle coltivazioni e anche qui siamo nell’ambito della vertical farm.
Una fattoria verticale che si avvolge a spirale verso l’alto, con vari piani dove si ricrea l’habitat ottimale per gli animali allevati, liberi di pascolare.
Nel progetto è previsto che, dopo 30 giorni di pascolo, le vacche siano spostate a un altro livello, lasciando gli spazi precedentemente occupati (destinati a pollame nel frattempo) per poi ritornarci una volta ricresciuto il manto erboso pascolabile.
La rotazione della spirale consentirebbe all’area pascolabile di avere sempre una ottimale esposizione solare.