Di stalle ne ho visto un certo numero, ma una cosa è certa: sono veramente poche quelle che hanno un serbatoio per il recupero dell’acqua piovana.
Infatti, se in Israele nessuno – prima ancora che per imposizione di normativa, per buon senso – penserebbe mai a fare a meno di un accessorio del genere, da noi è ancora una mosca bianca.
Eppure, basta guardare i fiumi – a partire dal Po che ricorda sempre più una sinistra autostrada di ghiaia e sabbia – per capire che il tempo dell’acqua sempre e comunque a disposizione potrebbe diventare un ricordo.
Magari no, però avere un serbatoio in stalla per recuperare acqua piovana dovrebbe essere pratica comune.
Gli usi possono essere vari, a partire dai lavaggi: l’importante è che l’azienda abbia un suo “capitale” d’acqua disponibile, sostenibile, in grado di dare non solo acqua ma anche immagine alla stalla.
Perché – e mi ripeto, ma la questione è importante – non c’è latte senza acqua.