Non sono fuochi di artificio, ma soprattutto numeri in flessione quelli che caratterizzano l’inizio dell’anno nuovo per il latte.
Nell’asta del 3 gennaio scorso il Global Dairy Trade Index ha fatto segnare la seconda flessione consecutiva (dopo quattro aste tutte con segno positivo), facendo segnare un -3,9%.
Soprattutto la polvere di latte intero ha fatto segnare un tonfo pari a – 7,7% rispetto all’asta del 26 dicembre, che pure aveva fatto segnare una lieve diminuzione rispetto all’asta precedente del 6 dicembre.
Il flessione anche il prezzo del latte spot su tutte le piazze europee.
È continuato invece anche a dicembre l’aumento del prezzo medio europeo del latte alla stalla, raggiungendo i 32 euro/100 kg, superiore al 2015 ma inferiore a 2014 e 2013.
Impennata del prezzo in Nuova Zelanda nell’ultimo trimestre 2016, che supera il prezzo medio europeo, dopo che per quasi due anni era stato nettamente più basso. In caduta anche il prezzo medio negli Usa, che si mantiene però superiore sia a quello europeo a che a quello neozelandese.