Il fatto non è recentissimo ma lo ricorderete tutti: il collaudatore che viaggiava a bordo di una macchina senza pilota è morto per un incidente che lo ha sorpreso mentre – pare – si stava guardando un film mentre l’auto senza pilota provvedeva a tutto.
Una serie di circostanze sfortunate, che si sono coagulate nello stesso tragico istante, ha fatto sì che il pilota elettronico scambiasse, pare per una questione di colore, la massa di un autotreno per uno spazio vuoto e, dato che l’intelligenza umana non ha corretto , quella artificiale ha continuato ed ha prodotto lo schianto.
Cosa c’entra tutto questo?
C’entra perché l’elettronica sta prendendo sempre più piede anche nelle stalle, e non è certo questa una grande scoperta, tanto la cosa è evidente. Del resto l’elettronica mirata a esigenze specifiche di gestione è un passaggio quasi obbligato per continuare a portare avanti con efficacia una stalle con sempre più animali e sempre meno personale tra i fattori di produzione.
E, fin qui, tutto bene: podometri di nuova generazione, sistemi automatici di mungitura e di gestione dell’alimentazione, controllo della ruminazione, monitoraggi in continuo di parametri metabolici e sanitari…
La stalla di oggi è questa, quella di domani lo sarà ancora di più e in maniera più completa, con i singoli plessi elettronici che dialogheranno tra loro correggendo questa o quella funzione, sulla scorta di dati raccolti ed elaborati da questo o quel device.
Un po’ come la macchina senza pilota che rumina miliardi di informazioni e viaggia da un punto A a un punto B facendo tutto da sola. Ma, si è visto, è molto rischioso, almeno stando a ciò che è la realtà di oggi – se l’autista si distrae troppo.
Così per la stalla: la quantità di elettronica che entra e controlla segmenti sempre più ampi del lavoro può portare a un balzo in avanti della produttività se il pilota resta bello sveglio e attento e usa con efficacia la massa di dati e potenzialità offerte. Non si riduce la quantità di lavoro, ma la cambia e la rende più efficiente.
Altrimenti si va a sbattere, elettronica o non elettronica a bordo.