Dopo sei rialzi consecutivi il GDT Index ha fatto segnare – nell’asta di ieri – un segno negativo, con un -0,8%.
Si arresta così una corsa di questo indice (ricavato da una serie di indicatori legati a vari prodotti dairy trattati nell’asta) che aveva, in verità, già regsitrato una frenata brusca nell’asta precedente del 6 giugno, con solo un + 0,6%.
Continua comunque la domanda per il burro, che registra un + 2,9%, mentre il Cheddar va giù del 3,8%, dopo che nell’asta scorsa aveva toccato il record storico con un +14,5%.
Continua la discesa per il latte intero in polvere, con un – 3,3%, che segue il – 2,9% dell’asta precedente.
L’interesse per il GDT Index sta nel fatto che, fotografando gli orientamenti di acquisto dei compratori internazionali, fornisce una possibile tendenza. Se l’indice sale significa che c’è tensione tra i compratori per accaparrarsi materia prima che si suppone scarseggerà in futuro. E, ovviamente, viceversa.
Sarà interessante osservare ora l’andamento del latte spot, altro indicatore di trend, che nelle ultime settimane ha fatto vedere una corsa continua verso l’alto.