La situazione non è certo rosea. Però c’è anche bisogno di alleggerire e andare un po’ più in là con la mente. Non dico farsi due risate, ma almeno spostare per qualche minuto po’ più in là preoccupazioni e dolore.
Con una postilla. Non si può svegliarsi di colpo autarchici senza avere seminato prima. E, per i consumi di latte e derivati, senza aver creato una consapevolezza nella platea del consumatore italiano che il latte tricolore è una cosa diversa. Anche a colpi di spot e di messaggi promozionali, possibilmente accattivanti e non soporiferi.
Ecco allora che vi propongo una selezione di alcuni spot, un po’ datati, ma godibilissimi, di una storica campagna americana per promuovere i consumi di latte.
Guardateveli uno a uno e mi darete ragione.
C’è il prestigiatore imbranato nella casa di riposo, che ha l’incauta idea di fa sparire il latte. C’è la gattara che non ha il latte e prova con un sostituto, pensando che sia la stessa cosa. C’è lo stronzetto yuppeggiante che si diverte a licenziare la gente, viene investito, pensa di essere in paradiso, ma in realtà non c’è il latte e quindi forse è da un’altra parte. C’è il comandante di un aereo di linea che le prova tutte per arrivare al latte. Infine, il poveretto tutto ingessato che…
Bene, detto ciò: mano a un bel bicchiere di latte e godetevi lo spettacolo…
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