Qui le vacche si mangiano l’insilato e anche la trincea. Per dirla meglio: man mano che procede il consumo dell’insilato, sparisce anche la corrispondente parete della trincea che lo contiene.
Così, una volta finito l’insilato non c’è più nemmeno la trincea.
Che poi le trincee, a rigor del vero, sono due, una accanto all’altra. In una c’è del sorgo, insilato l’estate scorsa e in fase di utilizzo. È lì da vedere, per chi dubitasse dell’efficacia della trincea e dell’insilamento.
Accanto c’è la trincea con il silomais, fatto quest’anno.
Come potete notare dalle fotografie, la particolarità di queste trincee è che le loro pareti sono fatte… con i balloni fasciati del loietto.
Mai vista prima una cosa del genere, ma la cosa ha della genialità.
Procediamo per gradi.
Perché si è arrivati a queste trincee?
Perché il preventivo – con annessi e connessi per permessi e autorizzazioni per un paio di nuove trincee in cemento era insostenibile, come racconta il nostro allevatore.
In precedenza sui era provato con il mucchio a terra, ma gli scarti nella parte laterale erano stato importanti.
Da qui la scelta, lo scorso anno, di fare una cosa differente. Preso un pezzo di prato stabile. Spianato ben bene prima, poi messo un fondo in laterizio e quindi ghiaia, ben drenato quindi, e la superficie era pronta.
Ai lati sono stati messi i balloni di loietto fasciato, a delimitare le pareti.
Quest’anno la cosa è stata ampliata, passando da una a due trincee.
Queste due trincee sono delimitate al centro da una singola fila di balloni, mentre nella parte più esterna c’è una doppia fila di balloni, per avere una maggiore tenuta alla pressione laterale.
A terra è stato appoggiato un telo plastico, un po’ più robusto del classico telo da trincea, e fatto risalire sulle pareti alterali, ossia sui balloni. La massa di trinciato è stata pressata ben bene e quindi si è passati alla copertura con telo a barriera di ossigeno, secondo telo e rete anti-corvi. Quindi sacchetti di sabbia.
La trincea è ovviamente bassa, altezza balloni, e questo facilita la compressione della massa. Per la cronaca, le misure sono50 x 14 mt per la trincea del silomais, mentre sono 50 x 8 mt per quella del sorgo.
Come detto, man mano che il consumo dell’insilato procede, procede anche l’uso del loietto fasciato, e quindi sono tolti i balloni laterali corrispondenti al consumo.
E così, poco alla volta, finisce l’insilato e la trincea scompare.





