Parlare di sorgo è parlare di presente, ma soprattutto di futuro. Di futuro perché ha delle caratteristiche che ne fanno una coltura che, l’importanza di oggi, ne aggiungerà sicuramente di nuova e superiore in futuro.
Tanti spunti sono arrivati da un recente convegno svoltosi a Bologna nei giorni scorsi.
Ad esempio, sulla questione sostenibilità, economica e ambientale. Un tema centrale per tutto il settore primario, e che deve essere inevitabilmente visto nella sua duplice declinazione.
Ebbene, qualche cifra, ovviamente in paragone al mais, dato che il sorgo per tanti versi è la sua riserva ideale, che sempre più spesso gioca la partita da titolare.
Da uno studio economico che ha messo a confronto gli indici di bilancio colturale di mais e sorgo, ecco alcune cifre fornite.
In termini di valore euro/ha in termini di costi totali per il mais siamo a 1.798 euro, 1.238 per il sorgo.
Il reddito d’esercizio netto è stato di 546 euro/ha per il mais e 541euro/ha per il sorgo ma, aspetto fondamentale, il punto di pareggio è stato di 86,81euro per il mais e 55,10 per il sorgo.
E riguardo alla sostenibilità ambientale?
Con il sorgo la sostenibilità è molto più elevata. Se stiamo alle emissioni climalteranti in confronto con il mais è chiarissimo: 3,29tonCo2/ha di gas serra per il mais e 1,90tonCO2/ha per il sorgo.