Nei giorni scorsi 32 bovine sono salite a bordo della Floating Farm, la stalla galleggiante olandese ormeggiata nel porto di Rotterdam, che si avvia così a diventare operativa a circa due anni dalla partenza del progetto (per approfondire clicca qui).
In cosa consiste The Floating Farm? È una vera e propria isola-fattoria autosufficiente, ad altissima tecnologia, in grado di badare ai suoi bisogni senza dipendere dalla terraferma, per l’energia degli impianti come per la nutrizione delle bovine.
Un vero e proprio sistema circolare, dove si produce cibo, si ricicla acqua, si trattano i reflui.
Un concetto rivoluzionario, certo, ancora sperimentale, che traduce in realtà una visione completamente differente rispetto alla tradizione della produzione di alimenti per un mondo più affamato: dato che la terra è limitata, creare isole tecnologiche autosufficienti per portare cibo (in questo caso latte fresco) alla popolazione delle città.
La struttura sarà completamente trasparente, su più piani, con coltivazioni idroponiche, piante e animali che si muovono in un ambiente ad elevato benessere.
Sul piano degli animali una pavimentazione particolare consentirà di separare le urine da deiezioni solide, e i processi di recupero portano alla produzione di nutrienti per gli animali, energia e nuovi materiali.
La loro alimentazione sarà pascolo per circa 8 mesi l’anno, quindi fieno (proveniente da un’area a nord di Rotterdam) ed eventuali sottoprodotti alimentari provenienti dall’area urbana e portuale.
I vitelli svezzati saranno portati sulla terraferma e qui allevati, per tornare sulla fattoria galleggiante in prossimità del parto. Qui le bovine resteranno per la loro vita produttiva.
Questo progetto va, ovviamente, oltre la semplice produzione di latte. C’è l’aspetto didattico. C’è poi quello scientifico e di ricerca, legato alle tecnologie adottate per l’allevamento, il riciclo delle risorse e la riduzione dell’inquinamento. (si ringrazia The Floating Farm per la concessione delle foto)